Lungo i confini orientali dell’Europa i diritti umani delle persone in movimento vengono sistematicamente violati. La pratica dei respingimenti è lo strumento con cui l’Unione Europea gestisce il flusso migratorio via terra. Il report pubblicato a gennaio 2023 dal network PRAB (Protecting Rights at Borders) riporta che, nel 2022, 5.756 persone, arrivate alle porte dell’Unione Europea attraverso la rotta balcanica, «sono state “accolte” […] con un rifiuto di accesso alle procedure di asilo, arresto o detenzione arbitraria, abuso fisico o maltrattamento, furto o distruzione di beni». L’anno scorso, la Commissione europea ha stanziato un totale di 171.1 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di sistemi di controllo delle migrazioni nei paesi dei Balcani occidentali.