La linea editoriale di Scomodo si è formalizzata attorno un processo di discussione e confronto della comunità. Un percorso di riflessione che ha permesso di consolidare valori, idee e prospettive del nostro approccio all’informazione.
Noi di Scomodo crediamo in un’informazione militante intesa come strumento di partecipazione, formazione e cambiamento a servizio del bene comune.
Sosteniamo un’informazione comunitaria che promuova i valori dell’inclusione e del confronto di idee all’interno di un perimetro condiviso.
Crediamo in un giornalismo d’approfondimento capace di favorire una comprensione chiara, ampia e critica dei fatti e dei fenomeni.
La nostra redazione è composta da persone sotto i trent’anni di età in linea con la vocazione generazionale da cui nasciamo. Lavoriamo a stretto contatto con cittadini, professionisti ed esperti che credono nei nostri valori senza distinzioni anagrafiche.
Sosteniamo una produzione editoriale in grado di dialogare con lo sviluppo visivo in tutte le sue forme. Lo facciamo con l’intento di coinvolgere e appassionare i lettori e per fornire spazi di espressione culturale di sperimentazione.
Il nostro impegno editoriale vive nel rapporto con i territori, nella centralità del giornalismo sul campo, nella relazione con ciò che si vuole raccontare.
Libertà di opinione e coerenza editoriale
Crediamo nell’importanza di una ricostruzione obiettiva e articolata della realtà, nella convinzione che restituire la complessità sia un dovere morale del giornalismo.
Vogliamo al tempo stesso affermare di essere di parte laddove necessario e coerente con il nostro ruolo e la nostra vocazione.
Per la sua organizzazione plurale e partecipativa l’impostazione editoriale di Scomodo contempla la coesistenza di visioni diverse nella propria produzione di contenuti. Su quelle tematiche ritenute di valore strutturale la linea deve rifarsi ai valori editoriali del progetto.
La linea editoriale in relazione alle questioni per le quali si ritiene necessaria l’assunzione di una prospettiva collettiva, sono decisi dal direttivo editoriale di Scomodo dopo una discussione plenaria con la comunità di redattori e attivisti.
Indipendenza
Scomodo crede nell’indipendenza come presupposto fondamentale di ogni sua azione. Una condizione che tuteliamo in tutti gli organi ufficiali del progetto e che da sempre determina le scelte economiche e quelle dei nostri partner.
Responsabilità verso i lettori
I nostri articoli non sono scritti da giornalisti professionisti né da esperti di settore. Intervenendo in uno specifico contesto anagrafico crediamo in un modello di informazione in grado di avere un ruolo di maturazione e di crescita anche per gli stessi redattori. Nel far questo, senza venire meno alla responsabilità davanti ai lettori, si mette al centro il contenuto, favorendo percorsi di formazione e interazione con esperti, impegnandosi sistematicamente in processi di editing e fact-checking.
Modalità di diffusione
Scomodo svolge il suo lavoro giornalistico sia attraverso supporti cartacei che online. Da nativi digitali, guardiamo con attenzione e prudenza lo sviluppo dell’informazione digitale e dei modelli economici connessi. Ci impegniamo nell’utilizzo della tecnologia con una vocazione alla sperimentazione, credendo nella necessità di una cooperazione nuova tra spazi di connessione fisica e dimensione digitale.
Alla base delle nostre scelte c’è l’intenzione di massimizzare la comprensione dei contenuti, lo scambio e la conoscenza tra le persone.
Valori e vocazione
La comunità di Scomodo è animata da idee, prospettive e visioni molteplici.
Una convivenza stratificata possibile per l’accettazione di tutti i membri dall’aderenza a un perimetro comune.
La nostra linea editoriale mette al centro il presente e il futuro delle nuove generazioni approcciandosi alla comprensione dei fatti e dei fenomeni a partire da questa lente.
In linea con questo, il nostro impegno editoriale è rivolto ai fenomeni di cambiamento, di evoluzione e al loro impatto sulla vita delle persone.
Il nostro impegno editoriale mette al centro la subalternità, i fenomeni di emarginazione e oppressione, la precarietà nelle sue varie forme.
Ci interessiamo al tempo stesso alle avanguardie culturali e alle nuove forme espressive individuali e collettive.
Ci rivolgiamo in maniera critica ai modelli di sviluppo socio-economici egemoni e ne indaghiamo le contraddizioni.