Ebbrezza

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N°46 - maggio 2023
Tematica del nucleo: Marginalità

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Introduzione del responsabile del Nucleo

Mesi fa lessi un articolo riguardante il Giappone: i giovani avevano smesso di bere. La situazione stava diventando talmente insostenibile che l’Agenzia delle entrate giapponese aveva indetto un concorso per promuovere il consumo di alcolici. Sull’onda del salutismo dei teen d’oltreoceano, decisi di sperimentare: 30 giorni senza alcol mi sembravano una sfida semplice. Nel corso del mese più impegnativo della mia vita, ho avuto la possibilità di osservare il nostro rapporto con le bevande alcoliche, facendomi non poche domande sul consumo che ne facciamo.

Le stesse domande sono tornate quando abbiamo iniziato a scrivere questo pezzo. Dal banale perché beviamo al più serio legame tra alcol e salute mentale, abbiamo cercato di indagare l’amore che unisce buona parte dei giovani e l’etanolo. Gli esperti che ci hanno accompagnato in questo percorso ci hanno fornito molti spunti, diverse risposte e spiegazioni, ma era necessario fare di più.

È per questo che ci siamo rivolti ai giovani di tutta Europa e non solo. Abbiamo stilato questionari, siamo andati in giro a chiedere pareri, ad ascoltare le esperienze degli altri e a fare i conti con le nostre, anche se a volte dolorose.

Chiuso il numero, abbiamo brindato per l’uscita del mensile. Nonostante le ricerche, a testimonianza della potenza sociale dell’alcol, nessuno di noi ha smesso di bere. Proprio per questo, è necessario esplorare un tema tanto attuale. Il nucleo da noi proposto non ha la presunzione di fornire tutte le risposte a un problema così complesso, ma può essere un vivido ritratto generazionale di quello che accade oggi.

Inizia la lettura del Nucleo Ebbrezza a pagina 42 della rivista.

Ci rivediamo qui quando troverai il simbolo

Per un tema tanto complesso e attuale, questa volta abbiamo deciso di fare un passo indietro. Potrai ascoltare e vedere diverse interviste, a giovani e non, per avere una visione quanto più reale e completa possibile sul tema.

Aree rurali

In questa sezione troverai, tra pochi giorni, interviste relative al consumo di alcol in provincia: cosa vuol dire bere per chi è fuori dalla città?

Grazie per aver ascoltato queste testimonianze. Potrai ascoltarne altre nel prossimo approfondimento digitale.

Ci rivediamo qui sul dispositivo quando troverai il simbolo

La questione europea è complessa, ma quella mondiale?

Approfondimento in costruzione, sarà online a breve.

Ci rivediamo qui alla prossima pagina, troverai il simbolo

L’uso che facciamo dell’alcol è un costrutto culturale che è cambiato nel tempo.

Cultura alcolica

Abbiamo chiesto a ragazzi e ragazze di raccontarci le loro esperienze. Qui puoi ascoltare delle brevi interviste che abbiamo raccolto. Dall’influenza della tv ai luoghi comuni: quanto siamo influenzati nella scelta di ciò che beviamo?


Per gli italiani, non si tratta mai solo di bere. Oggi non è che si dice ci vediamo?, ma si dice andiamo a bere qualcosa?». Questo è indicativo di quanto radicata sia la visione dell’alcol come collante sociale.

– Emanuele Scafato, Direttore del Centro OMS per la ricerca sull’alcol in Istituto Superiore di Sanità

Tiziano xy anni

Siamo quello che beviamo: anche senza accorgercene, ci lasciamo condizionare dall’opinione comune, facendo diventare l’alcol, involontariamente, un’usanza più o meno settimanale.

Ci rivediamo qui sul dispositivo quando troverai il simbolo

L’uso che facciamo degli alcolici è spesso condizionato da fattori esterni. Ci sono casi però, in cui è quello che sentiamo a farci decidere di bere qualcosa. L’alcol ci aiuta davvero a stare meglio?

Salute mentale

Abbiamo parlato con chi ci ha rivelato di aver pensato di poter affrontare i propri problemi bevendo qualcosa. Queste sono le loro testimonianze:

L'alcol è un modo economico e a prima vista efficace per risparmiare fatica e tempo, ricacciare tutto dentro e tirare avanti. La scelta non è casuale: punteranno sull’alcol i soggetti che reagiscono a stati ansiogeni e stress, dati gli effetti calmanti e distensivi.

L’alcol sembra un palliativo economico ed efficace, ma non per molto. Tutti abbiamo pensato, almeno una volta, di poterci sentire più allegri bevendo una birra o un bicchiere di vino. Ma la scelta di quello che ordiniamo è condizionata dal genere?

Scoprilo ritornando alla lettura, ci rivediamo al simbolo

Dallo stereotipo dell’uomo macho e della donna rozza o facile, fino al marketing studiato per accomodare i gusti di entrambi i sessi, la questione di genere veicola il consumo dell’alcol e la percezione che ne abbiamo.

Questione di genere

Abbiamo chiesto a ragazze e ragazzi di raccontarci il loro parere a proposito dell’argomento. Ascoltali:

«Per le donne l'uso eccessivo, l'andare oltre, l'aspetto disinibente dell'alcol, è considerato in maniera particolarmente negativa, da un punto di vista sociale. Nel caso della donna è come se noi aggiungessimo un giudizio di disvalore in più: non è “bello da vedere”».

– Maria Di Blasi, docente ordinaria di Psicologia Clinica presso l’Università di Palermo

Qui si chiudono le nostre interviste. Dopo averne fatte così tante però, ormai ci abbiamo preso gusto. Ti andrebbe di rispondere a qualche domanda?

Quanti anni hai?

Bevi o sei astemio?

Se la ricordi, raccontaci la prima volta che hai bevuto

Cosa preferisci bere? Che rapporto hai con l’alcol?

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Questo è il secondo contenuto in Lettura Aumentata prodotto da Scomodo. Siamo ancora in una fase di sperimentazione.

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Se hai dubbi, domande, critiche o vuoi farci sapere la tua, scrivi direttamente alla ragazze e i ragazzi che si sono occupati del contenuto, sarà un piacere risponderti.

Sara Paolella

23 anni, caporedattrice di cultura di Scomodo, ha seguito lo sviluppo editoriale dei contenuti di questo Nucleo Tematico.

Giacomo Fabbri

Responsabile Lettura Aumentata.

Lorenzo Vitrone

Regista, autore e Videomaker. Per scomodo ha scritto di cinema e curato la comunicazione video dirigendo numerosi spot e contenuti. Le interviste di questo nucleo sono state ideate e realizzate da lui.